Serve il permesso di costruire per i lavori di casa?

Il permesso di costruire è il titolo abilitativo per eccellenza, il documento cioè in cui l’amministrazione competente deve rilasciare autorizzazione all’intervento edilizio oggetto della richiesta.

Questa la differenza principale rispetto alla SCIA o alla CILA.

L’articolo 20 del Testo unico sull’edilizia definisce sottoposti a richiesta di Permesso di costruire i seguenti interventi:

  • nuova costruzione;
  • ristrutturazione urbanistica;
  • ristrutturazione edilizia che cambi completamente o parzialmente l’organismo edilizio, in caso di variazione di volumetrie , di destinazione d’uso nelle zone di centro storico (o comunque con valore artistico e di particolare pregio ambientale) oppure di una o entrambe le cose in beni tutelati dal Codice Urbani (D.Lgs 42/2004).

Se ti trovi in questa situazione devi sicuramente rivolgerti ad un tecnico abilitato che possa predisporre tutta la documentazione necessaria (fidati sono tanti documenti!) e ti permetta di non incappare in ritardi burocratici di sorta. Ad esempio, quello che più spaventa chi inizia ad informarsi a riguardo sono gli oneri e i costi di costruzione. Cosa sono?

Richiedere il Permesso di costruire sottintende la presenza delle urbanizzazioni primarie e secondarie, in parole povere di strade, rete idrica, fognaria, di distribuzione della corrente elettrica per la prima e scuole, ospedali, parchi urbani, aree gioco per la seconda. Nel caso in cui queste non siano presenti, poiché ad esempio si è fuori dal nucleo costruito esistente, deve essere programmata entro i tre anni da parte dell’amministrazione la realizzazione o deve esistere un accordo del privato con il pubblico di realizzarle a proprie spese. In ogni caso, proprio secondo la logica che ciascun edificio gode di questi servizi pubblici una volta realizzato (o trasformato), devono essere conteggiati dall’amministrazione territoriale competente gli oneri di urbanizzazione. Come è desumibile dalla precedente spiegazione non sono sempre uguali e in alcuni casi il privato può richiedere di averne uno sconto o di non pagarli previa realizzazione a proprie spese delle stesse.

In seguito al rilascio del Permesso di costruire viene richiesto il pagamento anche dei costi di costruzione, stabiliti a livello regionale in riferimento ai costi massimi dell’edilizia agevolata: esistono alcuni casi in cui non è necessario pagarli, come ad esempio nelle ristrutturazioni di edifici unifamiliari in cui l’ampliamento è minore al 20%.

Nel Permesso di costruire devono essere indicati una data di inizio lavori e una di fine, la prima non può superare l’anno dall’ottenimento del titolo (rilascio da parte dell’amministrazione competente), la seconda non può superare i 3 anni dall’inizio lavori.

Queste brevi spiegazioni sono un quadro iniziale di come possiamo supportarti per la richiesta di un permesso di costruire: contattaci per capire cosa faremo per evitarti tanti grattacapi!

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